Religione

La religione è scomparsa? Assolutamente no. È rimasta e spesso dimostra una vitalità che si riteneva estinta, nonostante sia stata espulsa dai centri del sapere scientifico e dalle stanze nelle quali si prendono le decisioni che concretamente determinano le nostre vite. L’esperienza religiosa sopravvive, ma fuori dal mondo della scienza, delle fabbriche, delle officine, delle armi, del denaro, delle banche, della propaganda, della vendita, della compera, del guadagno. È necessario riconoscere la religione come presenza invisibile, sottile, mascherata che diventa uno dei fili con i quali si tesse il divenire del nostro quotidiano. La religione è più vicina alla nostra esperienza personale di quanto desideriamo ammettere. Lo studio della religione, quindi, non è una finestra aperta solo su panorami esterni, ma uno specchio nel quale ci vediamo. In questo la scienza della religione è anche scienza di noi stessi.