Regole e roghi. Metamorfosi del razzismo

Passione civile e rigore intellettuale rendono compatta questa raccolta di articoli, preceduta e aggiornata da un ampio saggio sul razzismo “nell’epoca della sua riproducibilità mediatica”, che si sofferma soprattutto sul caso italiano. Scritti nell’ultimo decennio per quotidiani e periodici, gli articoli, pur affrontando temi svariati, ruotano tutti intorno alla questione della realtà e delle rappresentazioni dei migranti e delle minoranze nelle società europee. Uno dei meriti della raccolta è di mostrare le tappe e lo sviluppo di tendenze oggi del tutto palesi: la manipolazione politica e mediatica di diversità culturali e religiose o di fatti di cronaca in funzione anti-immigrati e anti-rom; l’uso demagogico del tema della sicurezza e la strategia del capro espiatorio; il riemergere di forme di antisemitismo; la dialettica perversa fra il razzismo “democratico” e quello senza aggettivi. Il tema adombrato nel titolo coincide con la tesi principale del volume: il razzismo istituzionale, veicolato e rafforzato dal sistema mediatico, alimenta la xenofobia popolare e se ne serve per legittimarsi. Questo circolo vizioso, utile a deviare le ansie collettive e a catturare consenso, tende a ridurre migranti e minoranze a “nuda vita”.