Racconti di Boemia tra intercultura e pedagogia di di Dario Costantino
Il miglior modo per conoscere l’altro è quello di “avvicinarsi” al suo bagaglio culturale, ai suoi “strumenti del pensiero”, cioè quelle informazioni e conoscenze che ne costituiscono il background spirituale. La pedagogia, e tanto più la pedagogia interculturale, superano barriere, costruiscono ponti tra gli appartenenti a una stessa “cornice culturale” e/o tra uomini e donne provenienti da, le “storie” degli altri aiuta a capire il perché delle scelte di vita di popoli e persone, che già appartengono al nostro mondo di oggi. Quando si può dire che la Pedagogia e l’Intercultura hanno colpito nel segno? Quando si può affermare che hanno fatto bene il loro lavoro? Nel momento stesso in cui siamo pronti a capire e ad accettare “le ragioni degli altri”.