Per una teologia dell’ultimo di Luigi Di Santo (Autore)
Se il secolo scorso potrà essere definito quello dell’affermazione teorica dei diritti umani esso dovrà anche comprendersi come quello che in forma più evidente e macroscopica li ha contemporaneamente negati e calpestati in una sequenza ininterrotta sia dei crimini e degli orrori delle guerre di sterminio, sia della moltiplicazione dei campi di reclusione e concentramento che non si sono fermati a quelli nazisti o sovietici da Austerlitz alla Kolima ma arrivano fino al presente dei lager di Guantanamo e di Abu Ghraib, […]. E tanto più l’affermazione e l’estensione di sempre nuovi diritti si è moltiplicata, tanto più essi ci appaiono come una enunciazione grandiosa, raccomandabile ma anche contemporaneamente non realizzata e forse irrealizzabile se l’ingiustizia non viene denunciata e combattuta e se si afferma con tranquillità che i diritti possono essere in qualsiasi momento sospesi.