Non siamo mai stati moderni. Di Bruno Latour

http://www.libreriafernandez.it/phpThumb/phpThumb.php?src=http://www.libreriafernandez.it/covers/9788/896/904/9788896904749B.jpg&w=180&h=286Embrioni congelati, fiumi inquinati, virus dell’AIDS, buco dell’ozono… questi “oggetti” appartengono alla natura o alla cultura?

 

Una volta le cose sembravano più semplici: alle scienze naturali spettava occuparsi della natura, alle discipline sociali della società. Ma quella divisione tradizionale non riesce più a dar conto della proliferazione di questi oggetti ibridi.

 

Ne deriva un senso di angoscia che attanaglia i filosofi contemporanei, post-moderni, moderni o anti-moderni che siano. E se avessimo sbagliato strada?

 

In effetti, la società “moderna” non ha mai funzionato coerentemente con la grande spaccatura su cui si fonda la sua rappresentazione del mondo: la radicale opposizione tra natura e cultura. E infatti i “moderni” non hanno mai smesso di creare ibridi che appartengono a entrambi gli ambiti.

 

Non siamo dunque mai stati moderni, conclude Latour, ed è appunto quel paradigma fondatore che bisogna rimettere in discussione per riuscire a capire noi stessi e il mondo.

 

Edito da: Elèuthera