Migrazioni, diaspore e complessità. Il caso degli ebrei, dei sikh e dei palestinesi

Le migrazioni e le diaspore sono, da sempre, parte della storia dell’umanità. II mondo globalizzato, tuttavia, ne ha accentuato la complessità e sempre di più le scienze umane e sociali sono chiamate ad analizzarne genesi e sviluppi. Partendo da considerazioni geografiche ed antropologiche, gli autori di questo volume prendono in esame le realtà diasporiche nelle loro articolate relazioni con i Paesi di origine e quelli di arrivo, approfondendo i difficili problemi di integrazione sociale e di accettazione del “diverso”, ma rilevando anche le possibilità di incontro e di scambio culturale, sociale ed economico. La possibilità di convivenza tra culture diverse è una delle maggiori sfide cui il mondo attuale si trova di fronte e il razzismo, per utilizzare una felice intuizione di Jean Pierre Taguieffe, “si veste oggi di nuovi abiti”. I saggi qui contenuti non intendono fornire una risposta precisa a tale sfida ma, piuttosto, individuare i mutamenti sociali e culturali in atto e suggerire una riflessione sulle possibilità di arricchimento derivanti dall’incontro con l’alterità. L’esistenza, a tutt’oggi, di antiche comunità diasporiche che sono riuscite non solo a convivere con quelle dei Paesi di approdo, ma che hanno contribuito positivamente allo sviluppo culturale, sociale ed economico di quei Paesi, possono servire d’esempio per superare le difficoltà dei nuovi gruppi di migranti che giungono tra noi.