Maria Pia Salmaso: nelle relazioni umane l’apertura arricchisce, la chiusura isterilisce

Di Milena Rampoldi, ProMosaik – La mia intervista con Maria Pia Salmaso. Mamma e nonna. Insegnante di lettere in pensione. Ha corretto molte bozze tra cui alcuni libri di Chiara Amirante, fondatrice della comunità ‘Nuovi Orizzonti’, e una ventina di tesi di laurea e pubblicazioni di amici vari. Segue alunni di origine straniera nel doposcuola. Frequenta corsi di lingua inglese e spagnola anche per potere comunicare con le persone durante i numerosi viaggi autogestiti, di cui condivide la passione col marito. Altre sue passioni sono il canto, il ballo, lo sci e l’attività sportiva in generale. Abbiamo discusso di cultura e traduzione.
 
Milena Rampoldi: ProMosaik crede nell’empatia interculturale e interreligiosa per lottare con successo contro ogni tipo di discriminazione ed ingiustizia sociale, politica ed economica. Che ne pensi?

 

 
 
Maria Pia Salmaso: Penso che il confronto sincero, senza pregiudizi di sorta, sia conditio sine qua non per instaurare un vero scambio interculturale e religioso: nelle relazioni umane l’apertura arricchisce, la chiusura isterilisce.

 

 
MR: Che cosa significa per te tradurre e che importanza hanno le traduzioni per i diritti umani e la pace?
MPS: Le traduzioni sono un prezioso veicolo di interscambio culturale perché facilitano la circolazione delle idee,delle esperienze, delle emozioni,consolidando la sensazione che anche il più piccolo contributo può essere significativo per la crescita comune.
 
MR: Che cosa si impara viaggiando? Che cosa possiamo imparare dagli altri per smettere di essere etnocentrici?
 
MPS: I viaggi ti stimolano ad aprire il tuo orizzonte e a confrontarti con altri modi di pensare e di vivere, soprattutto se cerchi di entrare il più possibile nel vissuto quotidiano del Paese che ti ospita. Importantissimo avere una discreta conoscenza della lingua internazionale in uso, di usufruire dei mezzi pubblici negli spostamenti e di partecipare a manifestazioni culturali.

 

 

 

MR: La letteratura e la poesia per me rappresentano un mezzo importante per promuovere il dialogo interculturale. Che ne pensi di questo?
MPS: La letteratura e la poesia possono rappresentare il sentire consolidato o il palpitante presente di un popolo attraverso la parola non banale, ma limata, sofferta, analogica, sfolgorante: magico strumento di comunicazione interculturale.
 
MR: In che modo possiamo oggi promuovere una cultura della vera tolleranza in Italia, non fermandoci a posizioni pseudotolleranti?
MPS: La mia esperienza di doposcuola mi ha fatto toccare con mano quanto possa essere autentico e reciprocamente arricchente il mettersi gratuitamente a servizio.
 
MR: Per me anche la mistica costituisce un approccio fondamentale per unire persone di culture e religioni diverse. Che cosa ne pensi?
 
MPS: I mistici si sono liberati da tante sovrastrutture che imprigionano l’uomo, per cui il contatto con la loro esperienza o le loro produzioni non può che essere stimolante e liberatorio.
 
Nel seguente link il progetto di traduzione che abbiamo realizzato insieme a Maria Pia Salmaso su un progetto mistico in una prigione africana:
 
 

 

http://promosaik.blogspot.com.tr/2016/05/maria-pia-salmaso-nelle-relazioni-umane.html