LA TOGA SBIADITA di Alessandro Mariotti

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“La toga sbiadita”, un titolo enigmatico, ma certamente l’appropriata metafora di una GIUSTIZIA che nel tempo ha perso il suo colore reale e da ‘Justitia’ (dal latino Jus = Diritto) si è tradotta in un baratto sempre più avvilente e mortificante per l’uomo che ancora crede e spera nei valori di una società dove prevalgano la legalità, la correttezza e l’integrità morale sugli affari privati e sulla spirale perversa della corruzione. Con la sua metafora, Alessandro Mariotti intende far capire al lettore, e lo fa con estrema chiarezza e cognizione di causa, che a sbiadire (via via che lui, giovane giudice – smanioso di fare giustizia in un mondo così manifestamente ingiusto – acquisisce la consapevolezza della concreta irrealizzabilità del compito assegnatosi) non è la toga logorata dal tempo, ma questo nostro Paese, un tempo culla del diritto, oggi diventato piuttosto la “tomba del diritto”. L’ideale stesso di una giustizia possibile, che Mariotti, ha coltivato all’inizio della carriera di magistrato, allorché in buona fede ha sperato con le sue sentenze di raddrizzare le cose “storte”, si è sbiadito gradualmente così come il raso della sua toga, divenuto, da nero brillante, color viola. “Le nappe”, afferma, “sono rimaste dorate perché sostituite al momento dell’acquisizione della qualifica di Consigliere della Corte d’Appello”. L’uomo comune, pur consapevole di ciò che sta accadendo in Italia, si è come assuefatto allo stato attuale delle cose, come se una forma di impotenza si fosse insinuata nella sua coscienza. Ma cercare di capire, comprendere quali sono i nostri diritti e i nostri doveri, nel rispetto assoluto della legge, è il primo passo per cambiare ed avviarci verso la legalità. Ed ecco perché, come Renzo Montagnoli sostiene nella sua prefazione, “questo libro per la chiarezza con cui viene illustrata l’attività del magistrato, per la lucidità e imparzialità con le quali vengono affrontati i problemi strutturali della giustizia, suggerendo anche le possibili e concretamente realizzabili soluzioni, non solo merita di essere letto, ma sarà sicuramente condivisibile da chi ha ancora occhi per vedere e cervello per capire”.