La logica perversa dei diritti. Di Pietro Cavara
L’universalità dei diritti umani non si è mai realizzata.
I diritti originari della tradizione borghese, i diritti di libertà, di proprietà, di sicurezza, sono diritti-potenza che determinano a conti fatti, nella realtà di tutti i giorni, conflitti e discriminazioni di varia entità.
Nessuna metafisica li può sostenere, e non c’è umanità in un simile scenario, né posto per diritti alternativi che ne vorrebbero contrastare la matrice individualistica.
Solo la riscoperta dell’Altro può apparire un antidoto metodologico necessario e convincente a contrastare l’illusione di una “fine della Storia” sempre più ridicola e inverosimile.
Edito da: Aracne