Indagine sui diritti dell’uomo: Genealogia di una morale (Italian Edition) di Stefano Vaj (Author)

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«La religione dei diritti dell’uomo è il vero marchio ideale della nostra epoca. Di fronte ad essa si arresta l’anticonformismo da salotto; le velleità rivoluzionarie entrano in crisi. Mezzi di informazioni, forze politiche, correnti culturali la celebrano incessantemente con coro unanime. Sembra dotata di una tale ovvietà che una sua contestazione globale appare comunemente, prima ancora che sacrilega e moralmente condannabile, irragionevole. Eppure essa non è comparsa che da un paio di secoli e solo da un paio di decenni [il testo è del 1985] ha raggiunto la posizione di egemonia che oggi le compete. Niente garantisce d’altronde che questa ideologia rappresenti il traguardo finale e insuperabile del pensiero umano in materia etico-politica. Il presente testo nasce per permettere di gettare uno sguardo nuovo, meno carico di preconcetti, sui Diritti dell’Uomo, mostrando come essi non costituiscano affatto un universale e necessario portato della ragione umana, bensì l’ultima, definitiva espressione di una tradizione e di una visione del mondo precise, dalla fine della seconda guerra mondiale assolutamente dominanti, e che in essi hanno ritrovato l’unità primitiva. È per questo che di fronte al discorso esplicito ed implicito riconducibile al tema dei Diritti ogni contemporaneo è costretto a scegliere. La ricostruzione genealogica delle radici e dell’evoluzione di questo discorso vuole essere quindi un contributo perché questa scelta possa essere più libera e radicale. Perché, comunque vadano le cose, l’avvenire non apparterrà che a coloro che sapranno pensare sino in fondo ciò che pensano – divenire ciò che sono.» L’AUTORE Stefano Vaj, noto professionista milanese e docente all’Università di Padova, si occupa di metapolitica, visione del mondo e filosofia del diritto e delle scienze sociali dalla fine degli anni settanta. Da posizioni risolutamente identitarie, postmoderne e sovrumaniste ne scrive così nel corso degli anni in varie lingue, su l’Uomo libero, La Gazzetta Ticinese, Nouvelle Ecole, Letteratura e Tradizione, Rinascita, Intervento, The Ring, Il Federalismo, Dissenso e Il Candido. Sugli stessi temi, in aggiunta ad un’intensa attività di conferenziere, traduttore (ad esempio di Il sistema per uccidere i popoli di Guillaume Faye) e pubblicista, ha pubblicato numerosi saggi, tra cui Legalità e legittimità nell’ordinamento giuridico italiano (ContrOpinione), Il diritto alle differenze culturali (l’Uomo libero), Alle radici dell’Europa (l’Uomo libero), Biopolitica. Il nuovo paradigma (Barbarossa), Per l’autodifesa etnica totale (l’Uomo libero), La giustizia latitante (l’Uomo libero). Già responsabile italiano del Sécretariat Etudes et Recherches del Groupement de Recherche et Etudes pour la Civilisation Européenne (GRECE) e segretario del circolo milanese Quarto Tempo, ha animato con Faye il Collectif de Réflexion sur le Monde Contemporain, ed è membro dell’associazione culturale Terra Insubre e dell’Associazione Italiana Transumanisti.