Il sangue dei terroni. Di L. Del Boca

https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQhGwPwJ5r2V6w64CEczcL2n6ysqB-VvURThDjoWwiLfIdr3i_Vmeo6WAUUn esercito di terroni contadini, pastori, bottegai e operai, quasi per metà analfabeti, senza una lingua comune, male armato e peggio comandato andò al massacro nella prima guerra mondiale.

 

Un’inutile strage, con 650.000 morti, 947.000 feriti, 600.000 dispersi.

 

Ogni anno le istituzioni celebrano con insensata enfasi questa ricorrenza, ma da nessuna parte si sente dire che il 90% di queste vittime era gente del sud, i cafoni meridionali: la carne da cannoni. In tutti i nostri paesi del sud troviamo lapidi che riportano centinaia e centinaia di nomi, paesi che nel 1918 avevano abitanti si ritrovarono con una media di 230 morti in guerra, un’intera generazione spazzata via.

 

Una gioventù innocente diede la propria vita per difendere una “nuova” patria, che li disprezzava, da un nemico invasore che non conosceva.

 

Nei confronti di questi ragazzi, dei nostri nonni, abbiamo un debito di verità che non possiamo più permetterci di ignorare.

 

Edito da: Piemme