Habiba al-Hinai: ricerca sulle mutilazioni genitali femminili in Oman

di Milena Rampoldi, ProMosaik.
Come portale per i diritti umani ProMosaik crede nell’importanza della lotta contro le mutilazioni genitali femminili. Poco si è scritto sull’Oman. Molti neppure sanno che in Oman si praticano le mutilazioni genitali femminili.
Per questo abbiamo deciso di tradurre lo studio di ricerca redatto nel gennaio del 2014 dall’attivista Habiba Al Hinai sulle mutilazioni genitali femminili in lingua italiana.
 
 
 
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Purtroppo sono ancora in molti a credere che il fenomeno sia tipicamente africano. Invece le mutiliazioni genitali femminili sono diffuse moltissimo anche nei paesi del Medio Oriente e dell’Asia.
 
Avevamo anche presentato un’intervista a riguardo con Hannah Wettig di StopFGMMidEast per poi intervistare direttamente anche l’autrice dello studio sull’Oman Habiba AlHinai.
 
Il video sull’intervista con Habiba lo trovate qui.
 
 
 
Habiba Hinai promosaik
 
 
 
 
La mia convinzione personale consiste nel fatto che l’Islam sia la forza di opposizione essenziale contro le MGF nei paesi musulmani. Contrapporre la tortura delle MGF al creazionismo islamico costituisce un passo fondamentale nella lotta contro di esse nel nome dell’Islam. 
 
Il problema si riesce a risolvere solamente dall’interno, dunque nei paesi musulmani si deve partire dall’Islam come religione della vita che si oppone alla mutilazione delle creature di Allah. Questo può aiutare anche le vittime a parlare apertamente della violazione che hanno subito.