Guerra e modernità in Guglielmo Ferrero

Guglielmo Ferrero ha analizzato le origini e gli sviluppi della guerra a partire da quella di conquista delle prime orde barbariche. Il legame stretto tra la guerra e il potere illegittimo e dispotico costituisce un altro elemento dell’analisi ferreriana. La guerra giusta rappresenta una conquista moderna. Si parla di continuazione della politica con altri mezzi. Tuttavia, l’esperienza drammatica della prima guerra mondiale, ha convinto Ferrero che il conflitto armato ha ormai assunto aspetti di atrocità tali che l’obiettivo di conquistare nuovi territori ha lasciato il passo a quello più generale di distruzione del nemico e di impossessamento dei suoi averi. Di qui la difficoltà di raggiungere una pace giusta che permetta quantomeno la sopravvivenza del nemico sconfitto.
Il lavoro, sotto la direzione della compianta Lorella Cedroni, prende in esame soprattutto la prima parte della ricerca ferreriana svolta grazie alle indicazioni di Cesare Lombroso sulla necessità di indagare le cause dell’ascesa e del declino delle civiltà. I temi della guerra e della pace saranno poi sviluppati da Ferrero in Potere convintosi che la distruttività della guerra sia direttamente proporzionale al grado di legittimità del potere esercitato dalle classi dominanti. Il potere illegittimo e dispotico si regge esclusivamente sulla paura.