Antropocentrismo e post-umano. Una gerarchia in bilico. Di B. Accarino
L’antropocentrismo è una delle più radicate tradizioni del pensiero occidentale: fondato sulla superiorità e sulla centralità dell’uomo nell’ordine del vivente, esso ha autorizzato e continua ad autorizzare ogni possibile forma di violenza e di sfruttamento nei confronti della natura e degli animali non-umani.
Oggi questa macchina plurisecolare e apparentemente inossidabile – alimentata da categorie, credenze, miti e procedure – vacilla sotto i colpi di nuove domande critiche e di inedite istanze emancipative, molte delle quali trovano posto nel dibattito sul post-umano.
Si tratta tuttavia di una macchina complessa e reattiva, capace di risorgere dalle sue sconfitte e di riproporsi nelle più svariate vesti: ad essa bisogna opporre quindi un lavoro critico paziente e capillare, che sappia raccogliere e mobilitare gli indizi di una diversa razionalità filosofica, etica e politica.
Di questo compito si fanno carico i contributi raccolti nel presente volume.
Edito da: Mimesis Collana: ETEROTOPIE